Poi un bel giorno di sole finisce che uno decide di fare una bella gita fuori Viterbo e noi gli si propone una bella combo storia-arte-natura.

In una giornata potete visitare alcuni gioielli che la Tuscia ha prodotto in epoca rinascimentale ai tempi dei Farnese: Villa Lante a Bagnaia con il suo splendido giardino all’italiana, l’onirico Sacro Bosco di Bomarzo (o qualsivogliadire Parco dei Mostri), Palazzo Farnese di Caprarola con la sua pianta pentagonale, e se è domenica e vi rimane un po’ di tempo c’è anche il Castello Ruspoli di Vignanello.

Fino al 1500 la famiglia Farnese gravitava soprattutto nei territori della bassa Maremma, tra il lago di Bolsena e il Mar Tirreno.
L’influenza che ebbe poi Giulia Farnese sul papa Borgia permise alla famiglia di espandere il loro dominio anche intorno Viterbo, inizialmente nell’area dei Cimini, poi in quasi tutta la Tuscia.
Per sottolineare questo dominio non esitarono a costruire quelle fortezze che tuttora costituiscono quella eccezionale rete monumentale rinascimentale ben identificata nei palazzi di Caprarola, Bagnaia, Bomarzo, Vignanello.

Oggi possiamo ammirare ciò che resta di questi splendidi esempi di dimore nobiliari coi rispettivi giardini all’italiana, boschi, parchi.